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Capire il dolore

Capire il dolore

Perchè la sofferenza lasci spazio alla gioia

Ho parlato del dolore per comprenderlo, per accettarlo, per condividerlo.
Vittorino Andreoli

È sempre difficile trasformare in parole il dolore senza snaturarlo, senza tradire il suo senso. Impossibile quando si considera il dolore esistenziale e non fisico: il dolore di vivere, di essere nel mondo. Vittorino Andreoli se ne fa testimone, lo condivide nel suo manifestarsi più autentico e drammatico. Con umiltà intraprende un viaggio nei luoghi designati ad accoglierlo: gli ospedali, i cimiteri, le prigioni. Ma anche in ogni spazio in cui la violenza e la crudeltà dell'uomo erompono distruttive: i teatri di guerra, i lager, così come le città, impregnate di egoismo e indifferenza, e le famiglie, dove spesso si consumano tragedie silenziose. Il dolore accompagna l'uomo in ogni fase di età, e di volta in volta assume il volto della solitudine, dell'abbandono, della colpa, del limite, della morte. Il grande psichiatra ci aiuta a guardarlo negli occhi, ad accettarlo, a riconoscerlo in chi ci circonda. Attraverso il dolore dell'altro si capisce meglio il proprio e si approfondisce la storia che ognuno di noi traccia vivendo. Perché il dolore è fondamento dei legami, anche dei legami d'amore.

„Vittorino Andreoli, Capire il dolore, pp. 312, Bur 2003“