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Al centro Il Bucaneve si presenta il saggio “Il Gesù di tutti”

Fonte: luccaindiretta.it

7 dicembre 2023 

Il libro è una riedizione di un volume di successo del 2013, che per volere dello stesso Andreoli viene ridato alle stampe con lo stesso titolo e senza modifiche al testo per soddisfare le richieste di molti lettori.

“L’opera – afferma il professor D’Arrigo – conserva ancora la sua profondità e la sua originalità. Appartiene a quella saggistica letteraria laica che non disdegna la riflessione religiosa in particolare su Gesù di Nazareth. E non certo per mitizzare o demonizzare la credenza religiosa allo scopo di distruggerla, ma per riconoscerne l’importanza, anche se parziale, allo scopo di soddisfare il bisogno del sacro proprio di ogni essere umano. Per Andreoli Gesù di Nazareth è ‘un contemporaneo… un fratello di latte’, è ‘un esempio per rifondare un nuovo umanesimo’ basato sull’amore, la comprensione e la misericordia. La figura di Gesù, per lo psichiatra veronese, conserva ancora oggi una straordinaria attualità e la sua parola è ricchissima di significato. L’approccio di Andreoli al Gesù di Nazareth è quello di un non credente, in quanto gli manca l’esperienza di Dio e l’esperienza dell’incontro, sempre pronto domani a credere se sarà visitato da Dio. Sembra quasi che Andreoli aneli alla fede con tutto se stesso, pur restando prigioniero della razionalità. Comunque grida che Cristo appartiene anche a lui e non solo ai cristiani”.

“Attraverso l’analisi dei vangeli canonici, di quelli apocrifi, dei racconti della morte, della sepoltura e della tomba vuota – prosegue D’Arrigo – Andreoli traccia un ritratto del Gesù delle origini e del Gesù di oggi, evidenziando ‘la sua forte personalità e la grandezza del suo messaggio’. E le diatribe storiche vissute con la Chiesa non inficiano tale grandezza. Insomma – conclude D’Arrigo – per Andreoli ‘Cristo… è l’amico dell’amore e del perdono’: una bella provocazione per i credenti, per i non credenti e per la stessa Chiesa che dovrebbe essere la mediatrice (ma non sempre è percepita così) dell’incontro tra l’umanità e il Mistero. Il saggio andreoliano consente un proficuo dialogo tra il mondo laico e quello religioso”.