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Muretti a secco

Muretti a secco

La ricchezza della semplicità

«Nel muretto ogni sasso mantiene una propria individualità, è legato ma allo stesso tempo ha una configurazione singolare, e nei casi in cui un muretto cada, torna sé stesso nell’ammasso degli altri sassi. C’è, in questo, la configurazione di un rapporto e persino di un rapporto sociale: in una comunità ci sono gli individui, ognuno dei quali ha caratteristiche proprie che però devono convivere con quelle degli altri». Scrive così nel suo nuovo libro Vittorino Andreoli, che ha deciso di percorrere a ritroso la storia dell’umanità fino a scoprire in che momento, davvero, abbiamo smesso di comportarci come singoli e abbiamo imparato a stare insieme. Nei muretti a secco, divenuti da alcuni anni Patrimonio Unesco, il celebre psichiatra ha dunque trovato il simbolo di una sapienza costruttiva e di una socialità sana che oggi abbiamo disperatamente smarrito. Inoltre – in un tempo in cui i muri servono sempre più a dividerci dal “diverso”, da chi non è come noi, da chi temiamo e vogliamo tenere fuori – i muretti a secco rappresentano al contrario un’imprevista possibilità di unione. Bassi e discontinui, permettono infatti di vedere al di là. E a volte si rivelano sorprendentemente resistenti. Tra le pagine di questo prezioso volume, corredato da fotografie inedite scattate durante i tanti viaggi in giro per il mondo, Andreoli ci propone quindi una riflessione sul nostro essere uomini. Perché solo tornando alle origini possiamo scoprire che ognuno di noi è portatore di bellezza, di semplicità e di armonia.
«È il racconto di un uomo curvo sulla terra che costruisce con i sassi la propria esistenza, fatta di sudore e di bellezza»

 „Vittorino Andreoli, Muretti a secco. La ricchezza della semplicità, pp. 144, Blow Up, 2023“